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Six Quartets Anhang 2

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    Six Quartets Anhang 2

    Hello to all.

    As always , sorry for my poor english

    I start to write , after a certain time, for a wonderful news ( that will not be the ' only sensational news of this' early 2014 , thankfully) IneditaCD , as always sensitive to new ideas and Beethoven's Rarities , become available in spring 2014 Six Quartets Anhang 2 . Interpreters quartets will be Stefano Tedesco, 1th violin, Giovanni Panascia , 2th Violin, Stefano Azzolina, Alto and Virginia Fiorini , Cello . These talented musicians make up the "Anton Eberl String Quartet". (Anton Eberl was a great musician almost a contemporary of Beethoven had the misfortune to die young , it would be interesting to discover its vast production ) Here's a preview of the cover and also the promo taken from the December issue of RivistaMusica, in my site

    lvbeethoven.it-Avvenimenti
    After 5 years since I meet with Michel Rouch , after 4 years from the wp of Genoa , that's a huge result. Research studies have been very long , at the bottom you can read part of the book that I wrote , and I think that today are the most in-depth news on the subject since the time ( and not AFTER ) studies of De Saint- Foix.

    See you soon !
    A ------------------------------------------------- ------------

    Part of my booklet:

    Un viaggio lungo ed avventuroso: la complessa storia dei Quartetti Anhang 2

    Kinsky - Halm Anhang 2 (1955) / Hess Anhang 7 / Bruers 300 (1951) / Biamonti (1951) 26 Biamonti (1968) Nota aggiunta 11-44 / Kochel - Einstein Anhang 291a (nel 1935) - C 20-05. (dal 1969).

    Le ultime informazioni moderne, prima delle nostre ricerche, riguardanti questi quartetti si devono al musicologo Giovanni Biamonti, che le cita nel suo catalogo del 1968 ( Giovanni Biamonti, catalogo cronologico e critico di tutte le opere di Beethoven, Torino, ILTE, 1968), che cito testualmente: "Si trovano nella Deutsche Staatsbibliothek di Berlino. Attribuiti una Volta a Mozart, poi, Dal De Saint Foix, a Beethoven . Autenticità molto dubbia". Laconico commento per un musicologo che, pubblicando qualche anno prima una prima versione di detto catalogo (Giovanni Biamonti, catalogo cronologico e critico di tutte le opere di Beethoven, 1781 – 1800 Roma, 1951), ne parla molto dettagliatamente da pagina 33 a pagina 39, indicandone anche tutti gli incipit tematici.

    I quartetti furono menzionati per la prima volta nel 1893, dal famoso editore italiano, residente a Vienna , Augusto Artaria. Difatti, pochi mesi prima della sua morte avvenuta nello stesso 1893, Artaria decise di compilare un inventario dei manoscritti presenti negli archivi della sua casa editrice, avendo stabilito che quello redatto da Guido Adler tre anni prima fosse troppo succinto e vago nella forma.

    Eccoli dunque comparire quindi con il numero di inventario 92i ,: "6 Quartette für Violin; zweifelhaft ob von Mozart componirt Nicht gestochen . "

    Quando l’ illuminato editore morì, il figlio vendette sue collezioni ai migliori offerenti; le parti di questi quartetti furono così acquistati dal professor K. Köster , medico di Bonn, il quale fece in tempo a realizzare la partitura di quattro di queste opere, donando le parti originali alla Deutsche Staatsbibliothek di Berlino.

    Köster morì nel 1913 e Karl Max Poppe, antiquario di Lipsia, curò la vendita delle collezioni del defunto. Al numero di incanto 2181 ecco apparire i nostri quartetti: - ( angeblich! ) 4 Quartette, (C, Fm , Es . G ) f. 2V , Va., Vc, aus der Artaria'schen Sammlung ( Jetzt Kgl . Bibliothek, Berlin) aus den Stimmen in Partiiur gesetzt Moderne Äusserst sorgfâltige Handdschrift fol . br Unveroffentlicht 22.50 (Poppe: Lager - Katalog No. 6 , p . 79 - Lipsia - 1913).

    Due musicologi francesi , Theodore Wyzewa e Georges de Saint - Foix , preparando una vita di Mozart , acquisiscono la proprietà delle quattro partiture. Disgraziatamente, lo scoppio della prima guerra mondiale e la morte di Wyzewa nel 1917, non permisero lo sviluppo di quest’ ambizioso progetto. Alla fine del conflitto, il conte di Saint- Foix continuò da solo al lavoro sulla biografia di Mozart , e, infine, cominciò il primo serio esame delle copie di Koster.

    Ed ecco la svolta: nel 1923 Saint- Foix pubblicò un articolo sulla Rivista Musicale Italiana: "Nouvelle contribution à l’étude des œuvres inconnues de la jeunesse de Beethoven".

    Beethoven! Ovviamente, per il ricercatore, questi quattro quartetti non sono Mozart , ma di Beethoven! Furono scritti prima del 1792, cioè prima che Beethoven lasciasse definitivamente Bonn , quando ancora suonava la viola nell'orchestra della Cappella Elettorale ...

    Grazie alla conoscenza di quest’ articolo, ed in previsione della ricorrenza del centenario della morte di Beethoven, Heinrich Wollheim , membro dell'orchestra da camera dell' Opera di Berlino realizzò una nuova edizione delle parti dei quartetti, fra l’ agosto e il settembre 1926. Anche in questo caso, non si ebbe però nessun pubblico concerto.

    Alla fine dello stesso anno, il francese Prunieres Henry, direttore de "La Revue Musicale" , fece richiesta di una copia degli ultimi due quartetti alla Deutsche Staatsbibliothek di Berlino, e prontamente la sottopose a giudizio del de Saint- Foix che, una volta studiatola, ne fece relazione nel suo articolo del primo Aprile 1927 : "Une nouvelle révélation de la jeunesse de Beethoven". La conclusione dello studioso, circa l’ attribuzione, è che, essendo opere giovanili , è normale trovare , accanto ad alcune formule compositive tipicamente Beethoveniane, anche di Mozart , Haydn , Boccherini , di Kozeluch , ecc .

    Un esempio : il primo movimento del quartetto Anhang 2 numero 1 utilizza un tema già presente nel Quartetto per pianoforte dello stesso Beethoven ( WoO 36 , No. 3 ), del 1785. Tuttavia, questo tema appare molto simile anche in un altro quartetto apocrifo Mozart ( Anhang C 20-07 ) ...

    Dal 1927 più nulla. Perdute le partiture di Koster e Wollheim , scomparse le copie di Prunières. Durante l'ultima guerra mondiale, le collezioni della Biblioteca di Berlino furono nascoste in diverse piccole località della Germania . Non tutto fu recuperato, ma per fortuna le copie originali dei quartetti ritornarono al loro posto nel 1946.

    La formidabile ricerca si conclude col nuovo millennio: il musicologo francese Michel Rouch richiede le copie originali alla Deutsche Staatsbibliothek di Berlino nel 2006; ne appresta un’ edizione a stampa privata per concerto pubblico, che si tenne a Genova, presso la chiesa di San Siro di Struppa, (limitatamente ai quartetti 1,2, e 4) Il giorno 8 maggio 2010, alle ore 20,30, previa una ricognizione approfondita sulla partitura da parte del Maestro Graziano Denini. In quell’ occasione la prima esecuzione assoluta fu affidata al Quartetto Arconauti, presenti il sottoscritto ed il summenzionato Ruch.

    La nuova richiesta di microfilm alla Deutsche Statsbibliothek arriva nel marzo 2011, a cura del Dott. Luigi Bellofatto. Il materiale, passato alla Casa Discografica Inedita è la sorgente per la presente edizione discografica.



    Armando Orlandi

    #2
    Excellent! I will buy this disc as soon as it's available!

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      #3
      Great news!
      Ludwig van Beethoven
      Den Sie wenn Sie wollten
      Doch nicht vergessen sollten

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        #4
        Well, these works were never attributed to Beethoven with any certainty (unless there is something in the long Italian text).
        Once again, a lot of attention will be paid to obscure, unfinished and probably spurious works when so many true and completed compositions are ignored.

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          #5
          Yes, dear Michael! In fact ,
          The first mission is to study the unpublished music . The award is currently impossible. Many signs point to Beethoven than Mozart . Or to a musician "minor" (or rather less fortunate ) as Georg Anton Mederitsch , called " Gallus " very solid Viennese composer born before Mozart died after Beethoven, author of some 44 quartets .
          Our job is important , these quartets are full of material errors . Harmonies are manifestly erroneous , keys omitted , ligatures, and missing points . The six quartets are very dissimilar . Some ( such as the first and the third ) very immature and juvenile . Others, (such as the fifth and sixth) harmonic surprise: triads in Beethoven style, a figure very similar to the rhythm of the strings in the slow mouvement of concert for violiino Opus 61, and then a terrific introduction to the canon ... Of course he knew this composer write for string quartet ! Amazingly, there are only six parts in Berlin. However I found precisely in Italy (at the Abbey of Montecassino ) this manuscript : Quartetto per due violini | viola e violocello [!] | "Per uso del P. Liberatore" di | Bhaetonen [!] | Flauto [!] They were given one musical incipit, and it seems to be the Anhang 6 number 6! I will go soon to Montecassino and I will solve the mystery. This copy is in the manuscripts dated from 1800 to 1899... and the flute added?? mystery! To conclude , the purpose is not to attribute these quartets ( till today this is impossible) but to make possible the spread of this beautiful music still present on the Kinsky - Halm catalog .

          buona serata a tutti!

          Armando-----------------
          Last edited by Armando Orlandi; 01-05-2014, 10:30 PM.

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            #6
            I understand, Armando. If the music is good enough, it doesn't matter who wrote it and it is worthwhile presenting it in a corrected edition.
            But please make it clear (as I am sure you will) that it has not been proved that Beethoven wrote it.

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              #7
              Dear Michael, good point! I say loud and clear that we have only made one musical work. if we seek the truth, we can only obtain or
              1) with a autograph manuscript (but to date there is that the copy of the SBB)
              2) an assessment on the style of music (but we only have clues and not certainties)
              3) a printed work of another composer, even less. (but to date nothing has been found)
              concluding, we are again at the start: (as De Saint-Foix): if not additional data emerge, today we can not absolutely determine whether these quartets are Beethoven, or Mozart, or Kozeluch, or others.4) quartets are six, but very different in quality and style. This makes it much more problematic.
              In conclusion, if, as the Romain hero Muzio Scevola, I had to put my hand on fire, I would keep my hand in my pocket!

              Il tuo amico A----------------------------------------
              Last edited by Armando Orlandi; 01-07-2014, 08:25 PM.

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                #8
                Dear friends,

                some messages ago in this post, I wrote the quartet kept at the Abbey of Montecassino. Well, I have now the score. This music is a suite of seven movements: I - Andante-Allegro. II – Andante amoroso III – Adagio IV – Allegretto. V - Canone: Largo-Allegro molto. VI – Andantino. VII – Allegro. The exact title is: “Quartetto per due violini viola e violoncello di L. Bhetoven” (Sic!) Per uso del sig.Liberatore. (in fact, the component parts are for flute, violin, alto and bass)
                You can download the first three movements here (unfortunately only in mp3 now electronic in the coming weeks will be played by a human ensemble):
                http://www.lvbeethoven-music.it/Beet...ovimento_1.mp3
                http://www.lvbeethoven-music.it/Beet...ovimento_2.mp3
                http://www.lvbeethoven-music.it/Beet...ovimento_3.mp3

                and also the first page of the score: http://www.lvbeethoven-music.it/Beet...first_page.jpg

                I think this: the paper is from 1800 to 1850. The musical technique seems to Neapolitan artist of 1790-1850. Opera spurious, in all probability, but very interesting and unusual. It does include the dissemination of the reputation of Beethoven in the first half of 800.

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                  #9
                  Interesting! Thanks for the update and the links, Armando.

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